VillaCosmiana

Les armes de la famille Antinori propriétaire du domaine du XVIIIème siècle aux années 70

Una tenuta agricola della famiglia Antinori

Gran parte di quella che oggi è la tenuta di Villa Cosmiana fu portata in dote al senatore Amerigo Antinori (1748-1828) dalla giovane moglie Maddalena degli Alessandri nel 1783. Il senatore, stretto consigliere dei granduchi di Toscana Leopoldo I e Ferdinando III, unì poi queste nuove terre a quelle che gli Antinori già possedevano nel territorio di Peccioli e creò un nuovo dominio dedicato ai Santi Cosimo e Damiano che prese il nome di “Poggio Cosmiano” o “Villa Cosmiana” (contrazione di Cosimo e Damiano) su cui costruì una prima villa attorno ad una preesistente torre medievale.

l'età dell'oro

70 anni dopo, il nipote, il duca Amerigo Antinori (1828-1902), a capo di un tenuta ancora più vasta, incaricò il famoso architetto fiorentino Giuseppe Poggi di trasformare questo maniero di campagna in una residenza aristocratica degna del titolo di famiglia di duca di Brindisi che aveva appena ereditato. Era il periodo d’oro di Villa Cosmiana, i cui prodotti agricoli (vino, olio, cereali e prosciutti) venivano esportati in tutta Europa dai mercanti livornesi.

Nel 1859, costretto dai tumulti rivoluzionari che videro l’esilio del granduca Leopoldo II, il duca Amerigo Antinori, leader della resistenza all’annessione piemontese, trovò rifugio presso la villa da dove condusse una feroce lotta per cercare di preservare l’indipendenza della Toscana  fino alla sua annessione al nuovo Regno d’Italia nel 1861.

Intorno al 1890 la principessa Maria Antinori-Aldobrandini (1870-1933), alla quale il duca Amerigo diede in dote la tenuta, affidò al famoso architetto pisano Luigi Bellincioni l’incarico di ammodernare la villa in stile Art Nouveau e di arricchire il Parco con giardini Liberty. Assistita dalla sua amministratrice, la fattoressa Maddalena, la principessa specializzò la tenuta nella produzione di vini assemblati e le assicurò, nonostante le difficoltà economiche dell’epoca, una relativa prosperità.

La princesse
Les travaux

Un lungo letargo

Con la morte della principessa Antinori-Aldobrandini nel 1933, la tenuta, che contava più di 200 ettari e 35 poderi, iniziò il declino. La villa e i giardini sono trascurati, la produzione agricola si svende e declina, l’emigrazione massiccia svuota le aziende agricole della forza lavoro.

Dopo i tristi anni di guerra che videro l’occupazione della villa ed il suo saccheggio prima da parte delle truppe tedesche, poi da parte delle truppe americane che installarono nel grande salone al piano terra la scuola femminile del paese, la parte residenziale della tenuta è abbandonata, mentre lo sfruttamento dei terreni agricoli stenta a riprendere.

Alla fine degli anni ’70 la tenuta, completamente incruenta, venne smantellata e ridotta a 35 ettari attorno alla villa che furono acquisiti e trasformati in azienda esclusivamente vitivinicola dall’ex amministratore dei principi Aldobrandini. Nonostante gli innegabili successi viticoli e l’arricchimento della tenuta grazie a nuovi vigneti di Merlot, Cabernet Sauvuignon e Cabernet Franc, Villa Cosmiana viene progressivamente invasa da rovi ed erbacce e sprofonda nel letargo e nella dimenticanza.

un rinascimento

Nel 2018 Sean Craig e Jean-Louis Scandella l’hanno visitata e acquisita, sedotti dal carattere poetico di questa tenuta abbandonata, che ha mantenuto tutti i suoi elementi storici originali, con il desiderio di restituirle tutto il suo antico splendore. Inizia quindi un vasto programma di restauro di edifici storici e giardini associato ad un solido piano per prendere il controllo dei vigneti e produrre nuovi vini. Dopo un accurato lavoro di selezione, il restauro della villa e dei suoi annessi storici è stato affidato all’architetto fiorentino Monica Rossi, la ricostruzione del parco e dei giardini al paesaggista Enzo Pietrini, la ricostruzione dei vigneti e dei vini alla famosa enologa italiana Barbara Tamburini.

 

Nel 2023, dopo cinque anni di intensi lavori svolti nel rispetto scrupoloso del luogo e della sua storia, Villa Cosmiana riapre finalmente le sue porte e, come ai tempi del duca Amerigo Antinori o di sua figlia la principessa Antinori-Aldobrandini, si svela ancora una volta ai suoi visitatori la ricchezza dei suoi tesori artistici, lo splendore dei suoi giardini e l’eccellenza dei suoi vini.

una consacrazione

Nel 2024, per la prima volta dal 1926, Villa Cosmiana giudica giunto il momento di presentare i propri vini in due concorsi internazionali e ottiene quattro medaglie (tre di bronzo e una d’argento) dalla rivista Institutional britannica Wine Challenge oltre a quattro medaglie (anche tre medaglie di bronzo e una medaglia d’argento) dalla famosa rivista internationale Decanter.

Il resto della storia è ancora da vivere e scrivere.

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The Team

Sean Craig, The winemaker

Sean Craig, Co-founder

Originally from Wales, Sean hails from a long line of farmers from the Welsh Borders. After a 30-year career in London and Paris, he has now ‘returned to the land’ to pursue his second career in the pursuit of excellence in wine making.

Working closely with Dott.ssa Barbara Tamburini, Sean and Barbara work tirelessly to produce both traditional and innovative internationally inspired wines which centre on the three pillars of Villa Cosmiana: restauration, respect and innovation.

Monica Rossi, Architect

Monica graduated in Architecture at the University of Florence in 1995 and quickly specialised in the interior and exterior restauration and reconstruction of some of Italy’s most prestige and historical buildings. Balancing between avant-gardist Florentine design calls and profound respect for historic Tuscanese tradition, Monica’s achievements amongst many others include the retauration of Palazzo Galassi in the historic centre of Montalcino and Villa Cezary in the historic centre of Castelmuzio.

Enzo Pietrini, Landscape Architect

Enzo graduated in Agronomy at the University of Pisa in 1993 and in Landscape gardening at the University of Turin in 1995. He has contributed to the restauration of many historical and prestigious Tuscan gardens including Palazzo Migliorati in San Miniato and Villa Mastiani-Brunacci in Pratello.

Enzo pays attention to respect the Tuscan landscape and traditions whilst creating a harmonious bridge between history and the future. His work has been presented at national gardening shows including Miflor, Vivere nel Verde and Giardini in Fiera and has had his work published in gardening magazines such as Italus Hortus, Informatore Agrario and Flortecnica.

Barbara Tamburini, Oenologist

Barbara graduated in Oenology at the University of Pisa in 2002 and quickly rose to become one of Italy’s leading oenologists. Her philosophy centres on embracing international scientific expertise in viticulture and wine making and a genuine respect for the spirit and harmony of the various wineland traditions, especially her native Tuscany to achieve excellence. She is regularly quoted by the Italian and internalional press, has appeared on national and international television as a leading judge in wine-production and has won numerous awards her most recent and notable being the Oscar for Best Oenologist, Bibenda 2019.

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l'équipe

Sean Craig, The winemaker

Sean Craig,
il viticoltore

Jean-Louis Scandella

Jean-Louis Scandella,
il collezionista

Barbara, the oenologist

Barbara Tamburini,
l'enologo

Monica, l'architetto

Monica Rossi,
l'architetto

Enzo, the landscape designer

Enzo Pietrini,
il paesaggista